"Ed ecco la mia vita
Giunta sino all’orlo
Come un vaso d’alabastro
Infrango innanzi a Te
"

Boris Pasternák

Una notizia, fissando la quale mentre scorreva sugli schermi piazzati alla stazione Centrale, dove attendevo l’ennesimo treno, che ha avuto il potere di ipnotizzarmi per la sua grandiosità.
La grandiosità era quella di scoprire che una testimonianza continua e piena di fiducia in Cristo - le parole di Asia incriminate sono state appunto più o meno queste: ”Il mio Gesù per me è salito sulla Croce, Maometto per noi uomini non ha fatto niente” - anche in un mondo corrotto e pieno di malizia straboccante ingiustizia, come il nostro, abbia avuto un esito favorevole.
E, in effetti, dal giorno del suo arresto, continuo a ripetermi: ”Guarda un po’ cosa si può fare per amore di Cristo! Allora è veramente qualcosa che può dare senso alla vita!”
Però non ero più stata nella Libreria cattolica di Milano, quella che dovrebbe essere cattolica per eccellenza, cioè quella delle edizioni cattoliche per eccellenza, ovvero che dovrebbero essere cattoliche per eccellenza, dietro il Duomo.
Infatti, lì in bella vista sullo scaffale degli ‘eventi’ editoriali troneggiava, questa mattina,  un volume di cui mi vanto di aver dimenticato il titolo e l’autrice, pur avendo sostato a lungo ad occhi sbarrati davanti ad esso, perché non potevo semplicemente credere a quello che vedevo.
Non per l’assurdità del libro - come se non fosse ormai normale leggere titoli di film e libri assurdi - ma per l’assurdità della situazione in cui accadeva ciò.
Ricordo solo la casa editrice - Boringhieri - e la fascetta rossa sovracopertina che declamava: ”Tutto quello che abbiamo perso da quando il cristianesimo ha soppiantato il mondo classico”.
Il pudore (o la malafede) di chi reclamizzava questo volume citando la recensione che ne aveva fatto il Times, riportava ‘mondo classico’ per non dire lealmente ‘paganesimo’.
Ed è stato giocoforza chiedermi due cose (mentre sostavo appunto con gli occhi sbarrati, incapaci di credere a loro stessi, e mi guardavo attorno dicendomi: ”Ma dove mi trovo? È sicuro che possa accadere che uno che vive in una casa, e pure comodamente, voglia che chi passa, sappia quanto sia una sconfitta stare, e pure comodamente, in questa stessa casa?”
Innanzitutto: cos’è che avevamo perso quando il cristianesimo ha ‘soppiantato’ il mondo classico?
Forse - mi son detta - la pedofilia, i rapporti omosessuali considerati come forma ‘elevata’ di relationship, l’occhio per occhio /dente per dente, la donna con il velo sulla testa, il vuoto dell’Ade senza speranza per chi muore e per chi resta, i pranzetti luculliani sulle tombe andando in visita alle necropoli, l’esposizione dei bambini malformati, oppure il potere di vita e di morte del paterfamilias su figli e mogli, la possibilità di ripudiare le donne con un foglietto di via, oppure ancora quelle fantastiche orge di sangue dei circhi nonché le simpatiche corse (Lupercalia) tutti nudi attorno al Palatino (non nascondendoci, tra l’altro, che  l’invito ai cristiani stessi ad astenersi dalle quali, prendeva non poco tempo ai primi papi a Roma).
Non riuscivo a capacitarmi…
Infatti questi, uniti a non pochi altri, sono esattamente i motivi per cui - stufi dei quali - gli ‘antichi’ in massa si sono rivolti al cristianesimo.
Una fede che ridava dignità ad ogni creatura (“non esiste più né uomo né donna, né schiavo né libero “ecc…  ecc …!) e alla Divinità la sua giusta collocazione, cioè quella nel ruolo di Padre, amante dei suoi figli fino al punto di dare la vita per esse.
Per non tener conto della totale inesattezza storica per cui si  ignora che se qualcosa - non poco - dell’antichità è arrivato sino a noi, il merito è proprio di cristiani che, chini sugli scranni e con le mani non di rado anchilosate dal freddo dei lunghi inverni claustrali, si sono dedicati a copiare papiri, manoscritti, pergamene.
Come, da una remota provincia della terra ha ripetuto per 10 anni una - nel senso greco del termine, ’senza titoli’ - tapina madre di 5 figli rischiando continuativamente - per insistere nel  dire ciò - la corda al collo!
E questa è la seconda cosa che mi sono detta, sbarrando sempre i soliti occhi increduli, in piedi tra sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Esercizi spirituali di Loyola, Suor Faustina Kowalska e compagnia santa bella varia, da una parte, e dall’altra il titolone a pieno scaffale che ”Ha avuto ben due edizioni in 10 giorni!!!
Di Asia Bibi, picchiata, stuprata, chiusa in uno stanzino nel carcere di Sheikhupura, per non rinunciare a questo qualcosa che ci avrebbe fatto perdere ricchezze inenarrabili del mondo precedente, se non si fosse intestardito a diventare la nuova Fede dell’Occidente, nemmeno una fotografia, naturalmente.
Eh sì! sarebbe stato politicamente scorretto nei confronti del Times che esalta a caratteri cubitali “tutto quello che abbiamo perso con l’avvento del cristianesimo”!
Pongo una domanda: forse in Pakistan  esistono delle disfunzioni cerebrali così gravi per cui - nonostante tutto quello che con il cristianesimo si perda - una mamma preferisca ‘morire dentro da cristiana che uscire di carcere  islamica’ come Asia ha sempre ripetuto ai  giudici?
È vero, in Pakistan pochi leggono il Times, questo dobbiamo riconoscerlo.
Le contadine a giornata come Asia, poi, figuriamoci, delle ignorantone super!
O forse quella di cui vanno discettando i grandi geni del nostro tempo, anche dentro la Chiesa cattolica stessa (una cosa simile infatti ho dovuto ascoltarla anche sulla TV Vaticana. Ne avevo parlato su questo sito tempo fa) è tutto tranne che la fede, quella in Cristo Gesù?
Quella oltretutto per cui, nella sola Roma, magari reimpiegando pietre ‘classiche’, è concentrata una dose unica al mondo di Bellezza e di stupefacente esaltazione dell’umano?
Trascurando qualcosa di superfluo come - mi fermo a tre primi nomi che mi vengono in mente… Palestrina, Bach, i coniugi Curie…