"Ed ecco la mia vita
Giunta sino all’orlo
Come un vaso d’alabastro
Infrango innanzi a Te"
Boris Pasternák
ovvero tentativo di dare qua sotto un ordine a fatti, articoli, documenti,
rinvii a giudizio, assoluzioni e quant’altro abbia saturato il mio tempo tra il 2012 e oggi.
BASTA RUBARE. FATE UNA VITA DI MERDA E NON SIETE FELICI.
Avevo appena posato il borsone da viaggio col quale rientravo dal mare e –dopo aver chiuso la porta di casa, stavo facendo scorrere la posta accumulatasi sul tavolino in ingresso lungo il breve periodo di vacanza , quando questo breve ma significativo proclama fece capolino dallo o strappo della busta molto elegante che lo conteneva.
Processo a Roberto Formigoni ed altri per associazione a delinquere e corruzione nel caso Maugeri
Registrazione audio integrale dell'udienza di "Processo a Roberto Formigoni ed altri per associazione a delinquere e corruzione nel caso Maugeri" che si è tenuta giovedì 15 dicembre 2016 a Milano.
Gli argomenti trattati nel processo sono: Corruzione, Dacco', Formigoni, Lombardia, Maugeri, Pavia, Regioni, Sanita', Simone.
La registrazione audio dell'udienza ha una durata di 4 ore e 29 minuti.
Parto da qui, per evidenziare innanzitutto una difficoltà logica mia.
Mi riesce difficile capire che concetto di reato sia quello che mi accomuna, sotto la categoria di ‘raggiri ed artifizi’, alle altre due persone del capo F) totalmente , oltre che estranee, disomogenee a me. E questo sia per la loro qualifica ed attività professionale: il mondo in cui si muovono è quello economico-amministrativo, sia per la possibilità specifica e tutta loro di compiere eventualmente gli atti contestati.
LETTERA MAI SPEDITA PER IL GIORNALE.
Quand’ero bambina, un po’ di tempo fa, pensavo che Bagdad fosse tanto lontana…
Bagdad sta per misterioso Oriente ,tappeti volanti, meravigliosi occhi neri e vellutati che spuntano dietro veli svolazzanti nonché profumi intensi di gelsomino notturno…
A pochi mesi dalla caduta di Berlusconi, esce di scena anche il suo delfino: Roberto Formigoni. Non che il governatore della Lombardia fosse un prodotto del berlusconismo: al contrario, la sua storia umana e politica affondava in radici del tutto differenti: la Chiesa piuttosto che l’impresa, don Giussani piuttosto che Craxi, gli esercizi spirituali piuttosto che Drive In. Tantomeno si può dire che Formigoni fosse un delfino designato: al contrario, si trattava di un delfino sopportato, visto che Berlusconi soffriva il suo carisma e ancor di più la sua indipendenza.
La strada è sempre quella: quella che va a Palazzo di Giustizia.
Ci vado da un po’ oramai.
Tutto Febbraio, con intervallo di Marzo/Aprile e ripresa oggi 6 Maggio.
Durante l’interrogatorio in Pretura a causa di un mio preteso coinvolgimento in affari di riciclaggio, accusa che partiva esclusivamente dalle indagini in corso su mio marito, c’era la PM davanti a me che rifiutava di credere che io non fossi una truffatrice smaniosa di ingannare lei e lo Stato.
E questo sostanzialmente per una ragione.
Stavo leggendo il Corriere quando mi sono imbattuta nella solita e ormai strapubblicata fotografia del Presidente della regione semisdraiato sul letto al Salone del Mobile.
Quello che mi colpiva osservando la paginata del Corriere era il senso di accettazione dell’ impotenza che trasudava da quelle righe stampate con il loro ormai trito correlato fotografico utile solo a sbandierare, malinconicamente per chi ha ancora un cuore, l’impossibilità di ‘cambiare’.
LA LETTERA ANONIMA
Avevo appena posato il borsone da viaggio col quale rientravo dal mare e, dopo aver chiuso la porta di casa, stavo facendo scorrere la posta accumulatasi sul tavolino in ingresso lungo il breve periodo di vacanza, quando questo breve ma significativo proclama fece capolino dallo o strappo della busta molto elegante che lo conteneva.
Da allora –quando mi si spalancava un orizzonte da me creduto infinito per aver incontrato quelli di Gioventù Studentesca nella mia cittadina di provincia-a oggi, seduta qui nel corridoio di palazzo di Giustizia di Milano, sulla scomoda panca antistante l’ufficio del Pubblico ministero che mi accusa di riciclaggio….quanti anni sono passati…quanta acqua sotto i ponti!
Eppure perché a me sembra che sia trascorso solo un attimo?
di Carla Vites da il Corriere della sera
Gentile direttore, leggo che taluni giornali dedicano un delicato pensiero ai detenuti, in particolare a quelli di San Vittore, dove attualmente si trova mio marito Antonio Simone per le note vicende. Il mio pensiero, naturalmente sempre vicino alla persona di mio marito, dopo la notizia Ansa che parla dei 5 anni richiesti dal pm per Pierangelo Daccò, non può non andare in contempo all'altrettanto ormai noto faccendiere.
Julian Carron, il sacerdote che don Giussani ha scelto per presiedere la confraternita di Comunione e Liberazione (di seguito CL) dopo di lui, defilato per lungo tempo dalla scena pubblica (salvo gli inevitabili interventi al meeting di Rimini), è venuto alla ribalta negli ultimi mesi.
Gentile Direttore,
ho letto l’intervista pubblicata dal suo giornale a Roberto Formigoni (pag. 9 del Corriere della Sera). Da privata cittadina e soprattutto da militante ciellina della prima ora non ho potuto trattenermi dal pormi una serie di domande, anche perché, pur essendo una persona qualunque, la sorte mi ha dato una conoscenza al limite del ravvicinato stretto con l’attuale Governatore della regione Lombardia. Vede conosco lui , Antonio Simone et aliis da circa trent’anni.